Trattamento delle disfunzioni sessuali e delle perversioni
I disturbi legati alla sfera sessuale ci ricordano, ancor più di altri disturbi psicopatologici, quanto sia falsata la distinzione tra gli aspetti psichici e quelli fisici della malattia: essi, infatti, generano alterazioni e compromissioni del senso di integrità psico-fisica e di identità soggettiva dell’individuo nonché delle relazioni interpersonali, insieme a disfunzioni che compromettono un adeguato funzionamento sul piano fisico.
Una differenziazione tra le patologie sessuali e le altre situazioni patologiche è proprio legata, in gran parte, al differente grado di investimento emotivo che un organo sessuale riceve rispetto ad altri organi del corpo e al significato simbolico assunto da una patologia sessuale rispetto ad altre malattie, anch’esse inquadrabili all’interno della dimensione psicosomatica.
Secondo le più recenti classificazioni (DSM – IV) i disturbi sessuali vengono suddivisi in:
- Disfunzioni sessuali
- Parafilie o Perversioni sessuali
- Disturbi dell’Identità di Genere.
La definizione dei disturbi sessuali ha spesso comportato una notevole confusione in campo medico-sessuologico, confusione che dal piano più strettamente teorico si riflette anche su quello clinico, sia in termini di diagnosi che di trattamento terapeutico idoneo alla soluzione del problema individuato.
Tutto ciò è in gran parte determinato dalla difficoltà a stabilire con precisione la natura eziologica dei disturbi sessuali, viste le numerose implicazioni che questi comportano, sul piano organico, funzionale, interpersonale e intrapsichico.
Una diagnosi differenziale rappresenta il primo passo per un trattamento terapeutico efficace, giacché solo a partire da una diagnosi corretta diventa possibile scegliere il trattamento terapeutico che tra i vari sia il più indicato per la specifica situazione.