Non voglio essere controllato ma d'altronde voglio essere accettato e approvato dagli altri
Se gli dico di “ no” sono sicuro che penserà che sono una brutta persona

Apparire passivi o incapaci può a volte nascondere la tendenza a voler evitare le responsabilità o a controllare o punire gli altri: accettare compiti che non si vorrebbe svolgere per poi comprometterne in qualche modo lo svolgimento può nascondere ostilità e rabbia.

Un comportamento passivo e anassertivo implica nella persona una marcata disposizione a sottrarsi alle richieste altrui e alle regole anche quando aveva esplicitamente “promesso” di seguirle o conformarsi a queste. Si può arrivare fino a casi estremi in cui tale comportamento diventa generalizzato a tutti o quasi i contesti relazionali, è possibile allora che la persona non troverà altra difesa che allontanarsi allo scopo di non sentirsi “costretto” ad essere o fare qualcosa che non vuole. Queste strategie sono però messe in atto in maniera del tutto passiva, senza in qualche modo assumersene la responsabilità: scuse, giustificazioni, piccole bugie sono le modalità della persona che si oppone passivamente per evitare punizioni, esclusioni o minare eccessivamente la propria immagine. Sottrarsi alle richieste altrui è infatti vissuto come qualcosa di sbagliato, inappropriato o inutile e tale convinzione è sostenuta dall’idea che non si sarebbe in grado di affrontare un giudizio negativo dovuto al dover dire “no”.

L’assunto di base è che esprimere apertamente i propri desideri ed avversioni sarebbe inutile, ingiusto e anche controproducente; risultato: la persona non sa/ non può dire di “no” oscillando penosamente tra sudditanza psicologica verso gli altri e messa in atto di veri e propri boicottaggi e opposizione passiva agli altri. Un simile atteggiamento è spesso presente nel Disturbo passivo-aggressivo di personalità e nel Disturbo dipendente di personalità ma possono essere anche il substrato ideale per sviluppare disturbi quali il Disturbo ossessivo-compulsivo, Disturbo della condotta alimentare, Disturbo da uso di sostanze.