“La mia amica ha parlato per mezzora e io non riesco a ricordare nulla? Era come se non l’avessi ascoltata…”

“L’altra sera mi sono ritrovato in una strada senza sapere perché e come ci ero arrivato”

“Mia madre mi parlava ed io mi sono accorta che guardavo me stessa dall’alto, come se fossi al di fuori del mio corpo”

I Disturbi Dissociativi si caratterizzano per l’alterazione e la sconnessione delle funzioni della coscienza, della memoria e della identità. Tutte queste alterazioni possono distribuirsi lungo un continuum (spettro dissociativo) e andare da quelle  esperienze più comuni, come ad esempio il sentirsi assorbiti dai propri pensieri o momentaneamente estraniati dal proprio corpo fino a dei veri e propri disturbi che  compromettono la qualità della vita di chi li sperimenta. Queste manifestazioni possono essere improvvise o graduali, transitorie o croniche e le reazioni dell’individuo saranno molto diverse a seconda della gravità del sintomo. Se particolarmente intense, possono generare una profonda sensazione di paura e disorientamento, poiché determinano una significativa discontinuità dell’esperienza soggettiva di Sé.

Quando l’oggetto della dissociazione è il proprio corpo, si parla di episodi o disturbi di depersonalizzazione. La depersonalizzazione si manifesta con la sensazione di essere estraniato dal proprio corpo o che parti di questo ne siano  staccate. Inoltre è possibile che alcuni soggetti vedano la propria immagine distaccata da sé, come se fossero osservatori di sé stessi, creando un’atmosfera  da spettatori, al pari di ciò che accade in un sogno o in un film.

Una esperienza transitoria di depersonalizzazione si sviluppa in circa un terzo dei soggetti esposti a pericoli mortali, e in circa il 40% dei pazienti ricoverati per disturbi mentali.