Association between Attention and Heart Rate Fluctuations in Pathological Worriers
Recent data suggests that several psychopathological conditions are associated with alterations in the variability of behavioral and physiological responses. Pathological worry, defined as the cognitive representation of a potential threat, has been associated with reduced variability of heart beat oscillations (i.e., decreased heart rate variability; HRV) and lapses of attention indexed by reaction times (RTs).
LA DIMENSIONE COLLABORATIVA COME RISORSA PER MODULARE GLI ESITI PSICOLOGICI PROVOCATI DALLA PERDITA DEL LAVORO
La perdita del lavoro può determinare effetti negativi che investono più livelli: da quello prettamente economico a quello psicologico, emotivo, sociale sino a quello, più generale, della salute stessa.
Gli esiti di prolungate esperienze di sofferenza e di impotenza connesse alla condizione di disoccupazione possono essere, almeno in parte, accostati a quelli di situazioni di minaccia e di pericolo per la propria sopravvivenza.
ORTORESSIA E VIGORESSIA: DUE NUOVE FORME DI FANATISMO?
Negli ultimi trent’ anni si è assistito ad un notevole cambiamento del rapporto tra individui e cibo, e quest’ultimo sembra aver assunto estrema rilevanza nel raggiungimento del benessere psicofisico.
Per questa ragione si assiste a comportamenti sempre più diffusi di selezione degli alimenti da privilegiare o evitare: l’ortoressia e la vigoressia possono essere considerate un’estremizzazione di tali tendenze alimentari.
CRITICAL ANALYSIS OF THE CURRENT TREATMENT GUIDELINES FOR CPTSD (De Jongh et al., 2016)
Articolo appena pubblicato su Depression and Anxiety, riguardante la terapia del cosiddetto Complex PTSD
Disturbi Bipolari e Psicoterapia
“Disturbi Bipolari e Psicoterapia”
Juan Luis Linares, Carmen Campo, José A. Soriano: Il disturbo bipolare in una prospettiva sistemica
Antonio Onofri, Ludovica Bedeschi, Lucio D’Alessandris, Giuseppe Luci: La terapia dei disturbi bipolari. EMDR e interventi cognitivi individuali, familiari e psicoeducazionali di gruppo Marco Zanassi: Psicoterapia del disturbo bipolare
Errori in Psicoterapia
Alfredo Canevaro: Drop-out e fallimento terapeutico sono la stessa cosa?
Armando Cotugno, Walter Sapuppo: L’errore in psicoterapia.
Una prospettiva tracontrol-mastery theory e cognitivismo evoluzionista
Fattori di rischio psicoemotivi
Fattori di rischio psicoemotivi nell’esordio e decorso del cancro. Elementi cognitivi degli approcci psicoterapici orientati al di stress e al trauma.
Liuva Capezzani, Fabrizio Franchi, Mariella Galli.
Un approccio sistemico in psiconcologia. Il paziente, la coppia, la famiglia
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Pensare la mente del padre
Psicoterapia Cognitiva orientata dalla Teoria dell’Attaccamento e approccio EMDR: un caso clinico di Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Antonio Onofri Medico Psichiatra. Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura Ospedale S. Spirito in Sassia, Roma.
Didatta della Società Italiana di Terapia Cognitiva e Comportamentale (SITCC).
Supervisore EMDR e Vicepresidente della Associazione EMDR Italia.
Socio Fondatore della Società Italiana per lo Studio dello Stress Traumatico.
Centro Clinico de Sanctis di Psichiatria e Psicoterapia, via F. de Sanctis 9, Roma – tel. 06.97614021 (dal lunedì al venerdì dalle 14:00 alle 19:30) www.antonioonofri.it
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Last Updated on Tuesday, 14 November 2023 11:36
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PENSARE LA MENTE
Emdr e Psicoterapia Cognitivo-Evoluzionista
Antonio Onofri e
Lucia Tombolini Psichiatri
Didatti della Società Italiana di Terapia Cognitiva e Comportamentale (SITCC)
Docenti della Associazione per la Ricerca sulla Psicopatologia dell’Attaccamento e dello Sviluppo (ARPAS)
Membri della Associazione Italiana per l’EMDR
Introduzione
In una terapia cognitivo-evoluzionista vengono utilizzate molte tecniche derivate dal comportamentismo o dal cognitivismo classico di Beck (Beck, Rush, Shaw, Emery, 1979); per citare alcune tra le più usate pensiamo agli esercizi di esposizione graduale alle situazioni temute nel caso dei disturbi fobici, ai diari di auto-osservazione, o all’impostazione del dialogo sul modello socratico. La strategia terapeutica globale all’interno della quale trovano spazio queste tecniche presenta tuttavia delle particolarità legate al modello cognitivo-evoluzionista, che illustreremo nella prima pare del nostro lavoro; in seguito, attraverso delle esemplificazioni cliniche, parleremo di come è possibile per noi affidare un ruolo privilegiato all’EMDR soprattutto in quei casi in cui non c’è l’indicazione per - o risulterebbero inefficaci - modalità di comprensione del disagio psichico basate prevalentemente sul dialogo. Ci riferiamo cioè alle situazioni cliniche nelle quali l’esplorazione congiunta del paziente e del terapeuta si blocca per la scarsa capacità del paziente di riflettere sui propri contenuti mentali e per l’assenza del linguaggio interiore. In queste circostanze, come vedremo meglio in seguito, l’EMDR permette da una parte l’elaborazione degli episodi traumatici, dall’altra - a partire dalla ricostruzione delle interazioni - facilita la riflessione congiunta della coppia terapeutica sul livello delle rappresentazioni, migliorando cioè quella che viene chiamata capacità metacognitiva.
RELAZIONI PRECOCI E RELAZIONI TERAPEUTICHE: LE FRATTURE
Il modello interpersonale nel cognitivismo clinico come, da tempo accade anche nella psicoanalisi, considera la mente, la personalità e quindi la psicoterapia come realtà fortemente influenzate dai processi interattivi.
Sembrano quindi oramai molto lontane le affermazioni di Mahoney quando criticava la terapia cognitiva standard e sottolineava la visione ristretta della relazione terapeutica che “ … poneva con eccessiva enfasi gli aspetti normativi e pedagogici rischiando così di oscurare la complessità degli eventi relazionali che avvengono in psicoterapia e così anche il ruolo del processo terapeutico….” ( Semerari,2000)
L’incontro con la teoria dell’attaccamento e la svolta relazionale della psicoterapia cognitiva
Durante un’intervista rilasciata pochi mesi prima di morire John Bowlby rispose così a una domanda sui rapporti tra teoria dell’attaccamento, psicoanalisi e terapia cognitiva: «Io penso che queste etichette siano piuttosto forvianti perché in realtà la psicoterapia cognitiva che Liotti rappresenta e la terapia psicoanalitica che io rappresento convergono» (Bowlby, 1990, 167, trad. nostra).
EMDR per l'elaborazione degli eventi traumatici
L'articolo è stato recentemente pubblicato sull'ultimo numero della rivista ClubMedici News
Nel vivere conflitti armati, guerre, disastri, persecuzione o anche emigrazione forzata, sia bambini che adulti corrono un alto rischio di sviluppare un disturbo postraumatico da stress (PTSD) e altre ferite di natura psicologica. Quindi, uno dei temi centrali della conferenza di quest’anno riguarda il ruolo dell’EMDR nei progetti umanitari e la sua capacità di avere un impatto positivo sulle comunità che hanno attraversato delle esperienze traumatiche.
DIMENSIONE DISSOCIATIVA E TRAUMA DELLO SVILUPPO
Dissociazione in psicopatologia e un termine che indica sia la categoria diagnostica dei Disturbi Dissociativi, sia i sintomi dissociativi della coscienza, sia alcuni processi psicopatogenetici causati da esperienze traumatiche che interferiscono con l'integrazione delle funzioni psichiche.
TWO THERAPISTS FOR ONE PATIENT: THE ATTACHMENT THEORY AS A FRAMEWORK FOR CO-THERAPIES IN BORDERLINE PATIENTS TREATMENTS
Treatments in multiple settings are very common in the management of borderline personality disorder (BPD).
The potential of multiple setting treatment is such that it is recognised in the American Psychiatric Association's proposed treatment guidelines for BPD.
The general consensus of clinicians on the importance of using different therapists and different settings simultaneously in treating patients with BPD is not supported by a unifying theoretical model explaining the specific effects of multiple therapist-multi-setting approach in treating BPD.
La psicoterapia dei disturbi dissociativi: dalle tecniche cognitivo-comportamentali all'approccio EMDR
Giuseppe Miti* e Antonio Onofri**
* Psichiatra, Psicoterapeuta SITCC, Operatore EMDR, Docente ARPAS, Responsabile dell'ambulatorio per la psicoterapia breve del Disturbo Post-traumatico da Stress del Servizio Psichiatrico dell'Ospedale San Camillo-Forlanini in Roma, Membro dell'ISST-D e dell'ESTD.
** Psichiatra, Titolare dell'Ambulatorio per lo Studio e il Trattamento dei Disturbi da Stress Post-Traumatico del Servizio Psichiatrico dell'Ospedale Santo Spirito in Saxia di Roma,
Psicoterapeuta Didatta della SITCC, Supervisore EMDR, VicePresidente della Associazione Italiana per l'EMDR, Socio Fondatore e Membro del Direttivo della SISST, Docente ARPAS, Centro Clinico De Sanctis di Psichiatria e Psicoterapia.
Rivista Psicobiettivo
CONFRONTO
Rappresentazioni in psicoterapia
La resilienza nella psicoterapia cognitiva
di Paola Castelli Gattinara, Rita Russo
Promuovere la resilienza “individuale-sistemica”: un modello a sei fasi
di Matteo Selvini, Anna Maria Sorrentino, Maria Chiara Gritti
Rivista di Psichiatria
Introduzione al Supplemento sull’EMDR
ANTONIO ONOFRI
VicePresidente della Associazione Italiana per l’EMDR
La pubblicazione di questo Supplemento della Rivista di Psichiatria dedicato a “EMDR in Psichiatria” rappresenta un’importante occasione di diffusione e conoscenza di un approccio terapeutico che rappresenta senz’altro una delle maggiori novità apparse nel panorama scientifico della psicoterapia negli ultimi venti anni.